sabato, 10 Maggio 2025

Il pubblico ha preso di mira l'ad Gardini e il tecnico Dionisi

Palermo vince e va ai playoff: ma il Barbera contesta

Il Palermo fa il suo dovere in campo e batte il Frosinone per 2-0 nella penultima giornata di campionato, conquistando l’aritmetica qualificazione ai playoff. Ma al “Renzo Barbera” non è tempo di festa: la vittoria, netta nel punteggio e firmata da una doppietta di capitan Brunori, non placa la rabbia del pubblico, che per tutta la gara ha espresso dissenso nei confronti della dirigenza e dell’allenatore.

Playoff sì, ma la posizione resta in bilico

Con i tre punti conquistati, i rosanero mettono al sicuro la partecipazione alla post season, ma resta ancora da stabilire in quale posizione partiranno nella griglia. Nell’ultima giornata, contro la Carrarese, il Palermo potrebbe ancora centrare il sesto posto, ma servirà vincere e sperare in risultati favorevoli dagli altri campi. Al contrario, un passo falso potrebbe relegare la squadra addirittura all’ottavo posto, rendendo il cammino verso la Serie A ancora più impervio.

Brunori trascina, ma la piazza non perdona

Sul campo, il protagonista è stato ancora una volta Matteo Brunori, autore di una doppietta che ha messo al sicuro il risultato e confermato il suo ruolo di leader tecnico e carismatico della squadra. Ma nemmeno la sua prestazione è bastata a placare un ambiente ormai esasperato. Dalla curva sono apparse due eloquenti gigantografie con i volti dell’allenatore Alessio Dionisi e dell’amministratore delegato Giovanni Gardini, entrambi tagliati da una “X” rossa accompagnata dalla scritta “The End”: un segnale inequivocabile di sfiducia e contestazione.

Fischi e ironia: il pubblico contro

Il malumore si è esteso anche a fine partita, quando l’ingresso in campo del giovane Vasic è stato accolto da un sarcastico applauso, interpretato come una forma di scherno più che di incoraggiamento, anche se probabilmente nel mirino non c’era il 23enne ma le solite sostituzioni di Dionisi poco gradite al pubblico. Un gesto che il Ds Carlo Osti ha comunque stigmatizzato pubblicamente al termine della gara, prendendo le difese del giocatore.

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