Terremoto devastante in Marocco: centinaia di morti e feriti

Colpita la regione di Marrakech, nel comune di Ighil. L'Italia ha già fatto partire la macchina degli aiuti e la Farnesina ha attivato un numero per gli Italiani che si trovano lì

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Una devastante scossa sismica di magnitudo 7 della scala Richter ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco, causando la perdita di centinaia di vite umane. Il primo resoconto è stato comunicato dal ministro dell’Interno marocchino con 632 vittime e più di 300 feriti.

I sismografi hanno registrato il terremoto alle 00.11. L’epicentro è stato individuato nel cuore del paese, a 16 chilometri dal villaggio di Tata N’Yaaqoub, nel comune di Ighil, a 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. La scossa è stata avvertita lungo tutta la catena montuosa dell’Atlante, da Merzouga, una delle porte del deserto, a Taroudant, Essaouira e Agadir, e anche dall’altro versante della catena fino a Casablanca e Rabat. Il movimento sismico è durato circa 30 secondi.

I danni materiali sono stati ingenti, e sono state messe in atto operazioni di soccorso che coinvolgono le forze dell’ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico, al fine di preparare un piano di emergenza. Il bilancio del sisma si sta aggiornando costantemente man mano che arrivano dati dalle città e, soprattutto, dalle località di montagna vicine all’epicentro. Su tratta in gran parte di luoghi economicamente svantaggiati, con scarse connessioni Internet e abitazioni costruite con il caratteristico muro fatto di paglia, fango e pietre.

Particolarmente colpita la medina di Marrakech, con crolli delle parti più fragili delle mura che circondano il centro storico. Alcune abitazioni sono crollate, tra cui il minareto di una piccola moschea vicino al celebre “Café de France” nella piazza Jamaa el Fna. Sono stati riportati danni anche nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona nord-est. Nella città nuova, si sono formate crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli delle facciate si sono verificati anche ad Essaouira, lungo l’Oceano Atlantico, e a Ouarzazate, nel centro del Sud. Migliaia di persone sono scese nelle strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della medina, in preda al panico. L’energia elettrica e la connessione Internet sono rimaste interrotte per lungo tempo.

L’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate, principalmente da parte di turisti desiderosi di rientrare in patria. Al momento, gli aeroporti sono chiusi ma si prevede che riaprano sabato mattina.

La Farnesina si è attivata per gli italiani che si trovano in Marocco: “Per emergenze contattare Unità di crisi al numero +39 06 36225”