venerdì, 18 Aprile 2025

Era considerato uno degli esponenti di spicco della "vecchia mafia" palermitana

Palermo, è morto Francesco Picone, boss della Noce: fu uomo di Provenzano

Si è spento all’età di 84 anni Francesco Picone, ritenuto dagli inquirenti il capo della storica famiglia mafiosa del rione Noce. L’uomo è deceduto per arresto cardiocircolatorio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverato da alcuni giorni in gravi condizioni.

Picone era considerato uno degli esponenti di spicco di Cosa nostra palermitana e, secondo gli investigatori, uomo di assoluta fiducia di Bernardo Provenzano. Il suo nome emerse con forza durante il maxi blitz “Gotha” del 2006, operazione che decapitò le principali cosche del capoluogo siciliano. Proprio nell’ambito di quell’inchiesta, fu indicato come il reggente della famiglia mafiosa della Noce e condannato a oltre vent’anni di carcere.

Nel 2022 gli erano stati concessi gli arresti domiciliari per gravi motivi di salute, misura che di fatto aveva posto fine alla sua detenzione. Negli ultimi anni della sua vita, Picone aveva vissuto lontano dai riflettori, ma restava una figura simbolica all’interno dell’organizzazione mafiosa, un “vecchio leone” sopravvissuto a decenni di faide, arresti e rivoluzioni interne.

La sua morte chiude un capitolo di storia criminale legato a doppio filo con le trame più oscure della mafia palermitana, in un quartiere – quello della Noce – dove le cicatrici di cosa nostra sono ancora ben visibili.

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