Con la scomparsa di Enzo Gandolfo, 64 anni, se ne va un pezzo importante della memoria sportiva di Palermo, ma anche un frammento indelebile della giovinezza di tanti giornalisti che, grazie a lui, hanno mosso i primi passi nel mondo dell’informazione. Tra questi Gianluca Rubino, Giulia Nasca, Dario Livigni, Roberto Immesi, Luca Di Noto e tanti altri.
Editore vulcanico e pubblicitario dalle mille intuizioni, Gandolfo è stato l’anima di Rosanero, il free press che per anni ha accompagnato le partite casalinghe del Palermo diventando un vero e proprio oggetto di culto per i tifosi. Dopo aver rilevato la testata, Enzo la portò avanti con grande passione, affiancato da compagni di viaggio come il giornalista, ex presidente dell’odg Vittorio Corradino, penna raffinata che diede voce e stile alla testata.
“Con Enzo Gandolfo se ne va un pezzo della mia giovinezza e di quella di tanti colleghi che hanno avuto il piacere di conoscerlo – scrive su facebook il giornalista Roberto Immesi -. Editore di Rosanero, il free press che per anni è stato distribuito in occasione delle partite casalinghe del Palermo, Gandolfo era una un pubblicitario vulcanico, pieno di idee e intuizioni. Dopo aver rilevato la testata, per anni l’ha portata avanti inventandosi inserti e speciali insieme al mitico Carlo Cottone, grafico andato via anche lui troppo presto, e a Vittorio Corradino che firmava la testata. Come dimenticare gli speciali per i Mondiali e gli Europei? Con loro ho scritto i miei primissimi articoli, fino a diventare direttore di Rosanero e a fondare, con Enzo, Rosaneronline. Una palestra giornalistica irripetibile, unica nel suo genere, tenuta in piedi con tenacia da Enzo – conclude il giornalista – persona buona e di cuore, generoso e caparbio, capace di credere in un progetto e di realizzarlo nonostante mille difficoltà”.
I funerali di Enzo Gandolfo saranno celebrati a a Monterrey, in Messico, dove viveva ormai da anni con la moglie Patricia.