Non sarebbero una coincidenza le continue violenze e le intimidazioni registrate nel quartiere Zen di Palermo iniziate nei giorni successivi al maxi blitz antimafia di febbraio, che ha portato all’arresto di 181 persone in tutta la città. Nello Zen, noto per la sua complessa realtà sociale, la criminalità organizzata sembra aver ripreso spazio, scatenando una violenta lotta interna per il potere.
Negli ultimi giorni, una serie di episodi inquietanti ha messo in allarme le forze dell’ordine: un 31enne si trova in fin di vita dopo un accoltellamento, e diverse auto e garage sono stati incendiati o bersagliati da colpi d’arma da fuoco.
Ieri notte un 28enne residente nel quartiere Sperone si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo accompagnato dal patrigno che abita allo Zen. Sulla gamba destra aveva due fori, uno di entrata e uno di uscita, compatibili con un colpo di pistola a piombini. Anche se lui ha detto ai medici e ai sanitari di essersi ferito scavalcando un cancello dello Sperone mentre andava dalla fidanzata. Ma il racconto del giovane non convince i carabinieri che indagano sulla vicenda. Perché il 28enne avrebbe attraversato tutta la città per raggiungere Villa Sofia, con tre ospedali molto più vicini alla sua residenza? “Mi veniva più comodo – avrebbe risposto”. Il sospetto è che la ferita se la sia procurata proprio allo Zen e che la causa non sia un cancello.
Lotte di potere tra clan
Secondo gli investigatori della Procura di Palermo, dietro questa escalation di violenza potrebbe esserci una faida tra fazioni rivali per il controllo dello spaccio di droga e delle scommesse illegali. Con i boss storici finiti in manette, i giovani emergenti delle cosche sembrano aver rotto gli equilibri imposti dai capi precedenti e avrebbero iniziato a colpire chiunque minacci la loro ascesa.
Incendi e intimidazioni
Oltre agli agguati armati, lo Zen è stato teatro di una serie di incendi dolosi. Due auto – una Fiat Panda e una Fiat 600 – sono state date alle fiamme in via Gino Zappa. Entrambe appartenevano a un noto pregiudicato per droga e furti.
In via Fausto Coppi, giovedì scorso, un garage è stato crivellato da trenta colpi di fucile. Il proprietario, anche lui con precedenti penali. Nei giorni precedenti, un’altra auto è stata bruciata, una saracinesca è stata colpita da proiettili, e una sala scommesse è andata a fuoco in via Gino Zappa, seguita da una seconda in via Ignazio Mormino bersagliata da colpi di pistola.
L’indagine della procura
La Procura di Palermo ha affidato a un unico sostituto procuratore l’indagine su tutti questi episodi, con l’ipotesi che si tratti di un unico disegno criminale.