Grave episodio di violenza a Belmonte Mezzagno, nel Palermitano, dove due carabinieri della compagnia di Misilmeri sono stati aggrediti durante un controllo di routine. Gli aggressori, un padre di 48 anni e suo figlio di 17 anni, sono stati arrestati dai militari e accusati di minacce e resistenza a pubblico ufficiale.
L’incidente è avvenuto nei pressi della villetta comunale. I carabinieri, durante il controllo su uno scooter privo di targa, hanno scoperto che il mezzo era rubato. Il giovane di 17 anni, già fermato per il controllo, ha reagito minacciando i militari con un paio di forbici e cercando di tagliare le fascette di plastica utilizzate per sequestrare il veicolo. In questo frangente, è intervenuto il padre, pregiudicato, che ha aggredito uno dei carabinieri da dietro.
Le forze dell’ordine hanno prontamente reagito, arrestando il ragazzo, che è stato trasferito al carcere minorile Malaspina di Palermo, e il padre, per il quale è stato disposto l’obbligo di firma. Il giudice per le indagini preliminari (GIP) ha convalidato gli arresti, sottolineando la gravità del gesto.
L’amministrazione comunale di Belmonte Mezzagno, guidata dal sindaco Maurizio Milone, ha espresso solidarietà ai carabinieri aggrediti. In una dichiarazione ufficiale, il sindaco ha definito l’incidente “un atto violento e inaccettabile”, ribadendo che atti del genere, che colpiscono servitori dello Stato impegnati in operazioni di controllo e sicurezza, sono fonte di riflessione per tutta la comunità. “A nome dell’amministrazione comunale, siamo vicini ai carabinieri che quotidianamente, con grande senso del dovere, garantiscono il rispetto della legalità a Belmonte Mezzagno”, ha aggiunto il primo cittadino.