Stupro di Palermo: “Io non l’ho toccata”. Ma il giudice non lo scarcera

Giorno 7 settembre il tribunale del riesame dovrà decide se scarcerare o meno un altro indagato

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Il cantiere in cui è avvenuto lo stupro

Ha chiesto al tribunale del Riesame di essere scarcerato Samuele La Grassa, uno dei sette giovani accusati di aver stuprato il 7 luglio scorso, in un cantiere abbandonato del foro Italico di Palermo, una ragazza di 19 anni. La risposta è no. Il Giudice ha rigettato la richiesta presentata dai suoi legali e lo ha condannato a pagare le spese del giudizio.

Le motivazioni della difesa stavano nel fatto che La Grassa non avrebbe partecipato allo stupro ma avrebbe guardato in disparte la scena della violenza sessuale. Si tratta dell’ennesimo diniego da parte del tribunale del Riesame: prima di La Grassa, infatti, altri quattro presunti stupratori hanno chiesto la scarcerazione senza successo.

Dopodomani ci sarà il sesto e ultimo tentativo. Il giudice dovrà decidere se scarcerare o meno Elio Arnao. Il settimo indagato, come più volte scritto, ai tempi dello stupro era ancora minorenne. Quest’ultimo era l’unico che era stato scarcerato dal Gip. Ma un nuovo giudice per le indagini preliminari, che ha sostituito il precedente in ferie, lo ha mandato al carcere Malaspina dopo aver visto alcuni video sui social in cui il giovane non si mostrava per nulla pentito.