Palermo, così “6” veramente bello

Per i rosa numeri da capogiro nelle ultime due gare

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Il gol di Insigne contro la Feralpisalò

Nella città di Palermo, fra i tifosi rosanero la parola equilibrio è quasi sconosciuta. Difficilissima da reperire anche nel più basico dei vocabolari. Era ovvio che le due vittorie di fila della squadra di Corini avrebbero scatenato una forma di esaltazione collettiva, mettendo definitivamente nel dimenticatoio l’opaca – giusto per usare un eufemismo – prova di Bari. E forse è anche giusto così. Del resto i numeri, che tanto abilmente si snocciolano quando le cose non vanno per il verso giusto, è corretto che vengano allineati anche quando il vento gira a favore.

Sei gol, sei marcatori diversi

Innanzitutto è da sottolineare che il doppio successo consecutivo in casa Palermo non si vedeva da quando – a cavallo tra gennaio e febbraio scorsi – i rosanero avevano inanellato un filotto positivo (allora furono addirittura tre le gare vinte, Bari e Reggina in casa, Ascoli in trasferta, n.d.r.) che li avrebbe portati ad un onorevole quinto posto con comoda vista sulla  quarta piazza. Fa rumore, direbbe Diodato, che contro Reggiana e Feralpisalò la squadra dal tecnico di Bagnolo Mella abbia segnato sei gol subendo soltanto una rete, ma il dato più interessante è che le sei realizzazioni messe a referto abbiano visto protagonisti sei marcatori diversi.

Adesso manca solo Mago B

Ha segnato la difesa (Lucioni), ha segnato il centrocampo (Segre e Stulac), hanno segnato gli esterni (Insigne e Di Francesco), ha segnato l’attacco (Soleri). Un dato che conferma come questa squadra abbia nelle sue corde le potenzialità per essere una splendida orchestra composta da eccellenti solisti. È vero, a referto manca ancora il mago, Brunori. Nessun problema: significa soltanto che inizierà a buttarla dentro in leggero ritardo rispetto agli altri. Perché sulla querelle relativa ad un’insofferenza del numero nove rosa legata a chissà quale motivo, permetteteci di saltare a piè pari: anche solo mugugnare sul capitano (ad un passo dalle cinquanta marcature in tre anni con la maglia rosanero, compreso Coppa Italia e playoff di serie C) è un inutile esercizio di tafazzismo.

Ad Ascoli dopo la sosta

Il Palermo tornerà a giocare dopo la sosta per le nazionali il 16 settembre allo stadio Del Duca di Ascoli. Guardare la classifica oggi è ancora prematuro ma, si sa, vincere aiuta a vincere ed è una di quelle attività che non stanca mai.