Esplosione a Catania: mille persone tornano a casa, ma resta il disagio per molti

Trentadue appartamenti ancora in zona rossa. Rimane al momento sospesa la fornitura di gas per oltre 20 mila cittadini

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Timida ripresa verso la normalità dopo l’esplosione di gas metano che ha devastato la zona di Trappeto Nord, nel quartiere di San Giovanni Galermo. Il tragico evento, avvenuto martedì sera, ha causato il crollo di una palazzina in via Gualandi e il danneggiamento di diverse abitazioni circostanti, lasciando migliaia di cittadini in stato di emergenza.

La situazione delle utenze e delle abitazioni

Dopo giorni di intenso lavoro da parte dei vigili del fuoco, delle autorità locali e dei tecnici, circa mille persone evacuate hanno potuto fare ritorno nelle proprie case. La riattivazione delle utenze elettriche ha permesso di restituire un senso di stabilità a gran parte della popolazione coinvolta. Tuttavia, una ventina di utenze rimangono ancora staccate, con il ripristino previsto entro domani.

Restano però interdette le abitazioni situate all’interno della zona rossa, delimitata tra i numeri dispari di via Gualandi (1-23) e via Carmelo Salanitro (2, 4 e 1G). In questa area, i 32 appartamenti censiti sono inutilizzabili e senza energia elettrica. Per i residenti di questi edifici, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione alloggi temporanei in un residence cittadino, mentre il governo e la Protezione Civile regionale hanno promesso un contributo economico per sostenere le spese di affitto.

La sospensione del gas per 20mila persone

Resta invece sospesa la fornitura di gas per oltre 20mila cittadini, un disagio significativo che, secondo le autorità, dovrebbe durare altri 4-5 giorni. I controlli necessari per garantire la sicurezza stanno richiedendo tempi più lunghi del previsto.