Us Città di Palermo, nessuna diffamazione: respinta la richiesta di Daniela De Angeli

L'ex direttrice amministrativa del Palermo targato Maurizio Zamparini, aveva portato in tribunale l’autore Alessio Alaimo, il procuratore Beppe Accardi e l'ex presidente del Club Giovanni Giammarva, per alcuni fatti descritti nel libro “Maurizio Zamparini: ambizione, passione, visione”

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Il giudice del Tribunale di Venezia, Sara Barison, ha rigettato la causa per diffamazione intentata da Daniela De Angeli, ex direttrice amministrativa del Palermo targato Maurizio Zamparini, contro l’autore Alessio Alaimo e altri soggetti coinvolti nella pubblicazione del libro Maurizio Zamparini: ambizione, passione, visione. La De Angeli, che aveva chiesto un risarcimento di 25.000 euro e la riabilitazione sul piano professionale, contestava alcuni passaggi del volume, ritenendo che le ricostruzioni sugli ultimi periodi dell’ Us Città di Palermo, culminati con il fallimento del 2019, ledessero la sua reputazione.

La sentenza ha stabilito che non vi è stata alcuna diffamazione a mezzo stampa.

Le parti coinvolte e le decisioni del giudice

La signora De Angeli aveva citato in giudizio, oltre all’autore Alessio Alaimo, anche l’ex presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, e il procuratore palermitano Beppe Accardi, accusandoli di aver espresso nei brani del libro opinioni diffamatorie nei suoi confronti. Tuttavia, la corte ha ritenuto che tali dichiarazioni fossero legittime e non lesive della dignità o della professionalità della ricorrente.

A difendere Alaimo e Giammarva è stato l’avvocato Pietro Alosi del foro di Palermo, mentre Accardi è stato assistito dall’avvocato Annalisa Roseti. Il giudice non solo ha respinto le accuse, ma ha anche condannato Daniela De Angeli al pagamento delle spese legali di tutti gli imputati.

La vicenda del Palermo di Zamparini

Il libro di Alaimo ripercorre l’era di Maurizio Zamparini alla guida del Palermo, con un focus particolare sugli ultimi anni segnati da difficoltà finanziarie, scelte controverse e il fallimento della società nel 2019. La De Angeli, figura centrale della gestione amministrativa del club, aveva contestato il modo in cui era stata descritta la sua posizione e il suo ruolo in quei drammatici eventi.