Ok al piano di dimensionamento: soppresse 23 scuole in Sicilia, 5 a Palermo

Il piano, che segue criteri di efficienza e tiene conto delle esigenze dei piccoli comuni, ha suscitato preoccupazioni tra alcuni istituti e sindaci

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L’Assessorato regionale dell’Istruzione ha approvato il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica siciliana per l’anno 2025/2026. Il decreto, firmato dall’assessore Mimmo Turano, prevede la soppressione di 23 istituti scolastici in tutta l’isola, distribuite in diverse province: Palermo (5), Catania (4), Messina (3), Agrigento (3), Caltanissetta (2), Siracusa (2), Trapani (2), Ragusa (1) ed Enna (1).

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“Questo Piano non è un attacco a nessuno, ma un investimento sul futuro della scuola siciliana”, ha dichiarato Turano. “Sappiamo che alcuni istituti e sindaci hanno espresso preoccupazione, ma ogni decisione è stata ponderata con attenzione, nell’interesse di tutti. Ottimizzare la rete scolastica significa garantire continuità educativa, proteggere i piccoli comuni e riorganizzare gli istituti nei grandi centri urbani. Vogliamo una scuola moderna e inclusiva, pronta ad affrontare le sfide del presente e del futuro”.

Il documento, già approvato dal Ministero dell’Istruzione, punta sulla “verticalizzazione” degli istituti, accorpando direzioni didattiche (primarie) e scuole secondarie di primo grado (medie) in istituti comprensivi. Questo ha portato alla chiusura delle ultime direzioni didattiche a Palermo e Catania. Il Piano tutela, inoltre, i presidi scolastici autonomi nei comuni montani o insulari.

La razionalizzazione è stata guidata da criteri precisi: il numero di studenti, l’idoneità degli edifici scolastici e i limiti di organico del personale dirigenziale. Il decreto con il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2025/2026 è consultabile sul sito web della Regione Siciliana.