Palermo, omicidio al Notr3: 12 anni al giovane killer di Lino Celesia

Il Tribunale per i minorenni ha condannato Matteo Orlando che in quella drammatica notte tra il 20 e il 21 dicembre aveva ancora 17 anni

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Discoteca Notr3

Dodici anni di reclusione. È questa la sentenza emessa dal Gup del Tribunale per i minorenni di Palermo, Antonella Pardo, nei confronti di Matteo Orlando che, da poco maggiorenne, nella notte tra il 20 e il 21 dicembre 2023, uccise con un colpo di pistola Lino Celesia, 22 anni, all’interno della discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi a Palermo. Un dramma nato da una lite futile, sfociata in un gesto estremo e irreversibile. Il giovane imputato, presente in aula durante il processo celebrato con rito abbreviato, ha espresso pentimento per l’omicidio.

La Procuratrice per i minorenni, Claudia Caramanna, aveva chiesto una condanna più severa, pari a 18 anni di carcere. Il Gup ha tuttavia optato per una pena inferiore, condannando il giovane per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e detenzione illegale di arma da fuoco. La tragedia ha segnato profondamente la vita di due famiglie. A luglio, anche il fratello del killer era stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per detenzione illegale di arma da fuoco.

L’imputato, difeso dall’avvocato Lorenzo Falletta, ha sempre dichiarato di aver sparato per difendersi. Tra le comitive di Celesia e la sua c’erano continui scontri, uno di questi proprio qualche giorno prima dell’omicidio. Tutto ciò avrebbe portato l’assassino ad andare in giro armato con una pistola, quella del delitto, che non è mai stata trovata.

Dopo aver visto mio fratello che veniva aggredito con calci e pugni, – confessò Matteo Orlando la notte della sparatoria – Lino mi veniva incontro con brutte intenzioni, così gli ho sparato due colpi. L’ho preso al collo ed al petto. Nei minuti successivi ho portato fuori mio fratello ancora tramortito, l’ho fatto nascondere in un portone o in un vicolo, e poi sono arrivato a piedi sino al quartiere di Vergine Maria dove ho buttato la pistola in mare. Sono stato un po’ nascosto negli scogli e poi sono tornato a casa”.