Palermo, chiude Kasanova al centro La Torre, la Uiltucs: “Trasferimenti inaccettabili”

L'alternativa al licenziamento per i dipendenti è il trasferimento in altre regioni

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Si alza la voce della Uiltucs Sicilia contro la decisione di Kasanova di chiudere il punto vendita all’interno del centro commerciale La Torre a Palermo. La notizia, appresa dai sindacati tramite i dipendenti stessi, ha generato preoccupazione e malcontento. L’azienda, presente in tutta Italia con i suoi negozi di casalinghi, ha giustificato la chiusura con “performance commerciali non in linea con le previsioni aziendali”.

“Siamo rimasti sorpresi dalla scarsa attenzione di Kasanova al rispetto delle relazioni sindacali”, dichiara Ida Saja, segretario generale Uiltucs Sicilia. “Una decisione di tale gravità, che impatta sulla vita dei dipendenti e delle loro famiglie, avrebbe dovuto essere gestita con maggiore trasparenza e condivisione”.

La Uiltucs aveva richiesto un incontro urgente con l’azienda, chiedendo la ricollocazione dei quattro dipendenti all’interno di altri punti vendita a Palermo e provincia. Nonostante le iniziali rassicurazioni, Kasanova ha invece proposto ai lavoratori trasferimenti in altre regioni, presentandoli come unica alternativa al licenziamento.

“Riteniamo questi trasferimenti inaccettabili”, continua Saja. “Kasanova ha altri 5 punti vendita nel palermitano e non si comprende la necessità di spostare i lavoratori così lontano dalle loro case. Sospettiamo un tentativo di indurre i dipendenti a rinunciare al trasferimento, perdendo così il posto di lavoro in pieno periodo natalizio”.

La Uiltucs si oppone fermamente a questa decisione e ha già chiesto un nuovo incontro con l’azienda, allertando anche l’Ispettorato del Lavoro di Palermo. “È necessario trovare una soluzione che tenga conto dei bisogni dei lavoratori, oltre che di quelli aziendali”, conclude Saja.