I carabinieri Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo unitamente ai colleghi delle locali Stazioni Carabinieri, nei comuni di Balestrate, Ciminna, Terrasini, Monreale, Lascari, Bagheria, Misilmeri, Lercara Friddi, Trabia e Polizzi Generosa, nella prima decade del mese, hanno svolto numerosi controlli in cantieri edili con l’obiettivo primario di contrastare il lavoro nero e accertare l’osservanza delle norme di sicurezza e tutela dei lavoratori, anche alla luce della normativa che disciplina la patente a crediti per le aziende dello specifico settore.
La stessa, infatti, dal 1° ottobre 2024 è obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori che operano all’interno dei cantieri temporanei o mobili e costituisce elemento valutativo degli strumenti adottati e della loro efficacia in tema di sicurezza sul lavoro; sarà, inoltre, elemento di valutazione in caso di partecipazione a gare d’appalto, bandi pubblici e per la richiesta di agevolazioni e bonus.
Le operazioni sono consistite nella verifica a sorpresa dei cantieri, a seguito di alcuni “campanelli d’allarme” pervenuti dalle Stazioni Carabinieri che nel corso dei normali servizi preventivi, avevano individuato delle potenziali anomalie.
Il settore dell’edilizia è costantemente monitorato perché ad intensa occupazione e a maggiore rischio di infortuni sul lavoro.
Durante le operazioni durante sono state ispezionate 28 aziende, identificati 68 lavoratori di cui 20 sono risultati “in nero” e 2 in posizione irregolare, adottati 6 provvedimenti sospensione attività imprenditoriale per lavoro nero e per gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi lavoro, contestate sanzioni amministrative pari euro 153.508,00 e ammende pari euro 133.753,00.
Le risultanze ispettive hanno evidenziato che la percentuale di lavoro “nero” si attesta attualmente attorno al 30% della manodopera impiegata e presenta percentuali più alte nel campo dell’edilizia privata.
In materia di sicurezza sui luoghi di lavoro le principali violazioni accertate riguardano i ponteggi, le visite mediche, i dispositivi di protezione individuale, la formazione e l’informazione dei lavoratori sulle modalità da seguire per svolgere le proprie mansioni in sicurezza.
Il servizio non ha voluto solo reprimere condotte irregolari ma anche dimostrare vicinanza alle imprese, sensibilizzandole a lavorare “in regola”, proprio perché la legislazione risulta molto complessa ma certamente finalizzata a tutelare le imprese e i lavoratori.
Nel contesto ispettivo si è proceduto alla verifica delle nuove disposizioni normative sulla patente a crediti, obbligo in capo alle aziende che operano all’interno dei cantieri, riscontrandone la mancanza in due imprese.
Sono state irrogate sanzioni per i committenti dei lavori, per i professionisti consulenti delle aziende, in particolare per quelli che rivestono l’incarico di coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori, figura che è tenuta a verificare l’applicazione da parte delle imprese esecutrici delle disposizioni per la prevenzione degli infortuni e che deve compiere un’attività di controllo effettivo sul relativo operato, potendo disporre la sospensione dei lavori in caso di inosservanza delle regole cautelari. Conseguentemente sono state avanzate altresì comunicazioni agli uffici tecnici comunali per la sospensione dei titoli abilitativi (permessi di costruzione) in quei cantieri privi di piani di sicurezza.
Il monitoraggio continuo per contrastare il lavoro “nero” e per ridurre al minimo il triste fenomeno delle morti “bianche” sarà svolto nel futuro attraverso analoghe attività coordinate tra l’Arma territoriale, il Nucleo Ispettorato del Lavoro ed il Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Palermo.