I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) di Palermo, nell’ambito di una strategia nazionale per contrastare gli illeciti nel settore alberghiero e della ristorazione, hanno intensificato i controlli sulle strutture turistico-ricettive del capoluogo siciliano. L’obiettivo principale dell’operazione è stato verificare il rispetto delle normative igienico-sanitarie, delle autorizzazioni amministrative e delle condizioni strutturali delle attività ispezionate.
Le irregolarità riscontrate
Dalle verifiche sono emerse numerose violazioni. Tra le irregolarità più frequenti si segnalano:
- Mancanza delle registrazioni obbligatorie per l’avvio delle attività;
- Carenze igienico-sanitarie e strutturali, con locali in condizioni non idonee;
- Insegne non conformi alle normative vigenti;
- Mancata applicazione delle procedure di autocontrollo aziendale, previste dal sistema HACCP;
- Violazioni nella rintracciabilità alimentare, necessaria per garantire la sicurezza dei consumatori;
- Ampliamenti abusivi delle strutture, sia in termini di superficie che di capacità ricettiva.
Sequestri e sanzioni
L’operazione ha portato al sequestro amministrativo di tre strutture ricettive, per un valore complessivo stimato di circa tre milioni di euro. Queste strutture, completamente abusive, erano prive di qualsiasi autorizzazione necessaria per operare.
Particolarmente rilevante è stato il caso di un finto B&B nel centro storico di Palermo. Dietro la facciata di un’attività apparentemente limitata, i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio albergo, con una capacità di ventidue camere e circa cento posti letto, organizzati arbitrariamente in base alle richieste degli ospiti.
In aggiunta, durante i controlli sono stati rinvenuti e sequestrati circa 60 chilogrammi di alimenti, valutati intorno a 1.500 euro. Questi prodotti erano conservati in cattivo stato e privi delle documentazioni necessarie per garantirne la tracciabilità. Le violazioni hanno comportato sanzioni amministrative per un totale di circa 15.000 euro.