Un pezzo di storia, seppur controversa, si è chiuso oggi a Palermo. Le baracche abusive presenti in piazza Giulio Cesare, in prossimità di Porta Vicari (nota anche come Porta di Sant’Antonino), sono state smantellate e sequestrate nella mattinata di oggi 19 novembre. Queste strutture, presenti da oltre sessant’anni, rappresentavano un elemento caratteristico, ma spesso criticato, del paesaggio urbano della zona attorno alla stazione centrale.
L’operazione, condotta dalla polizia municipale con il supporto dei Vigili del Fuoco, è stata eseguita in ottemperanza a un’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Lagalla a febbraio scorso. Il provvedimento disponeva la “chiusura dell’esercizio e il ripristino dei luoghi” per le attività commerciali sorte senza autorizzazione e ritenute interferenti con le opere pubbliche in corso nel territorio comunale.
Le baracche, alcune delle quali abbandonate o con concessioni scadute, ospitavano attività commerciali aperte 24 ore su 24: bancarelle improvvisate che esponevano valigie, borse, profumi, foulard, pupazzi e gadget di vario genere, occupando i marciapiedi tra la stazione e corso Tukory. Per anni, sono state una presenza fissa per chi transitava nella zona, ma anche motivo di dibattito sul degrado e l’abusivismo.
Lo smantellamento si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione dell’area in vista dei lavori per la realizzazione della linea C del tram, progettata per collegare la stazione centrale all’università. In passato, un analogo provvedimento ha riguardato un distributore di benzina in corso Tukory, ritenuto abusivo e d’intralcio al tracciato della futura linea tranviaria.
A commentare l’operazione è stato l’ex consigliere comunale Igor Gelarda, che ha rivendicato il merito di aver sollevato la questione già nel 2019: «Finalmente sequestrate le immonde baracche di fronte alla stazione. Era una battaglia iniziata anni fa e sono felice che l’amministrazione Lagalla l’abbia portata a termine. Era un pugno nell’occhio in una zona che necessita di riqualificazione».