Un controllo della Polizia Municipale effettuato nel fine settimana ha portato alla luce una serie di gravi violazioni commesse da un locale di Piazza Aragona. La verifica, avvenuta a seguito di un esposto degli abitanti della zona, ha rivelato irregolarità che vanno ben oltre le semplici questioni amministrative, toccando anche episodi di propaganda fascista.
Violazioni ambientali e abusi edilizi
Al momento del sopralluogo, il locale ospitava un evento musicale con la partecipazione di numerosi avventori. Tuttavia, la perizia fonometrica esibita dai gestori è risultata irregolare, poiché i rilievi del rumore non erano stati effettuati all’interno dell’abitazione più vicina, come richiesto dal Regolamento movida. Di conseguenza, è stata disposta la sospensione dell’attività musicale fino alla presentazione di una nuova perizia conforme alle norme vigenti e il sequestro delle apparecchiature elettroacustiche.
Non meno grave è l’occupazione abusiva di suolo pubblico contestata ai due gestori. Senza alcuna concessione o il nulla osta della Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali, i responsabili del locale avevano invaso un’area di circa 40 mq con arredi e attrezzature, traendone profitto e compromettendo il carattere storico-artistico della piazza.
Denuncia per apologia del regime fascista
L’episodio più controverso dell’intervento riguarda la denuncia a carico di un dipendente del locale. Durante il controllo, l’uomo ha propagandato idee del regime fascista diffondendo a volume elevato, e in presenza degli agenti e del pubblico, la canzone “Faccetta nera”, simbolo storico della propaganda fascista. Un gesto, è bene ricordarlo, considerato reato secondo la legge italiana.
Sanzioni e conseguenze
In totale, le sanzioni elevate ammontano a oltre 6.000 euro. L’intervento della Polizia Municipale e i provvedimenti adottati mirano non solo a sanzionare comportamenti illeciti ma anche a lanciare un monito agli esercenti, affinché rispettino le normative relative alla gestione degli spazi pubblici e alla sicurezza.