Il comandante neozelandese del veliero Bayesian, James Cutfield, è ufficialmente indagato per naufragio e omicidio colposo plurimo, a seguito dell’affondamento avvenuto una settimana fa a Porticello, nel palermitano, che ha causato la morte di sette persone. La procura di Termini Imerese ha richiesto l’avvio delle autopsie, che si svolgeranno tra oggi e giovedì. L’iscrizione di Cutfield nel registro degli indagati è funzionale a questi accertamenti.
James Cutfield, 50 anni, comandante neozelandese del veliero Bayesian, dovrà rispondere di naufragio e omicidio colposo plurimo. L’imbarcazione è affondata una settimana fa a Porticello, mentre imperversava una tromba d’aria. Su delega dei magistrati, la polizia giudiziaria ha invitato Cutfield a eleggere domicilio e a nominare un difensore in vista delle autopsie, esami irripetibili che richiedono la presenza di consulenti di parte per gli indagati. Gli accertamenti inizieranno oggi e proseguiranno fino a giovedì.
Durante il precedente interrogatorio, Cutfield ha risposto alle domande sulla posizione della deriva, sul portellone aperto e sul momento in cui è scattato l’allarme dopo il peggioramento delle condizioni meteo. Il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha ricordato in conferenza stampa che sono stati ricostruiti i circa 32 minuti trascorsi da quando il veliero ha iniziato a imbarcare acqua fino al lancio del razzo di segnalazione, avvenuto alle 4:38.
L’iscrizione del comandante nel registro degli indagati è un passo necessario per il conferimento degli incarichi per le autopsie, che saranno eseguite dai medici legali del Policlinico di Palermo sulle sette vittime.