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mercoledì, 16 Ottobre 2024

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Enrico è annegato e piovono le accuse ai genitori. “Silenzio!”

L'opinioneEnrico è annegato e piovono le accuse ai genitori. "Silenzio!"

Il bimbo è morto annegato nella piscina di casa sua, mentre i suoi genitori dormivano. Molti commentatori social hanno già deciso che sono colpevoli. In realtà dovremmo stargli vicino

C’è un gran numero di persone intelligenti che predica silenzio e preghiera, per fortuna, ma purtroppo c’è anche chi è pronto a giudicare, ad accusare, ad additare il padre e la madre di Enrico che a soli tre anni è morto in una maniera assurda in una villa di Sferracavallo. Un dramma che ha sconvolto, devastato, distrutto, due genitori che dovranno fare i conti con un enorme dolore per la perdita del figlio e con i sensi di colpa. Il bimbo è morto annegato nella piscina di casa sua, mentre il suo papà, Giuseppe, la sua mamma, Chiara, e il suo fratellino di 8 anni dormivano.

Come spesso accade in circostanze come questa, sui social vengono fuori il cinismo e la crudeltà di molti commentatori, pronti a sparare sentenze. I superuomini e le superdonne “senza macchia e senza peccato” hanno già deciso che la colpa è di quel padre e di quella madre. Gente che forse neanche ce l’ha un figlio, ma che sembra aver inghiottito il manuale del bravo educatore. “Non si riposa sapendo di avere un figlio di tre anni per casa”. Questo uno dei tanti messaggi che si legge sui social. Quindi un genitore, secondo questo scienziato, non dovrebbe dormire neanche la notte. Perché anche durante le ore notturne un bimbo potrebbe svegliarsi e mettersi in pericolo.

Troppo facile giudicare, dare colpe ed esprimere giudizi dietro ad una tastiera. I bambini sono imprevedibili. Vogliono scoprire, conoscere, sperimentare. A volte anche ciò che i genitori gli impediscono di usare. Il fascino misterioso di ciò che gli viene proibito. Enrico è uscito nel giardino di casa, mentre tutti in casa dormivano. Una morte già derubricata ad incidente domestico che è frutto di una fatalità, di un destino brutale. Un dramma che lascia impietriti, impotenti, che fa arrabbiare, ma che non può e non deve far nascere colpevoli, ma solo e soltanto vittime. Enrico è una di queste, i suoi genitori però lo sono ancora di più. Perché loro restano, ricordano, soffrono, vengono mangiati da rimorsi e nostalgia, subiscono, sono morti dentro. E per questo vanno abbracciati, sostenuti e aiutati. Mai al mondo e per nessuna ragione additati e giudicati.

I funerali del piccolo Enrico Fertitta saranno celebrati lunedì 5 agosto alle 9 nella chiesa di Santa Teresa in via Filippo Parlatore a Palermo.

Il cordoglio del Gonzaga

«La nostra comunità è profondamente scossa e addolorata per la prematura morte del nostro piccolo Enrico – si legge in un post pubblicato su Facebook dal Gonzaga Campus – . Ci uniamo tutti per innalzare una preghiera al Padre Celeste perché lo accolga nel suo regno e perché consoli e allevi il dolore della sua famiglia».

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