Palermo, la carica dei 30 mila sugli spalti e… due fuoriclasse

La squadra di MIgnani deve dimostrare di meritare l'affetto di uno stadio sold-out

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Palermo – Sampdoria, primo turno dei playoff di Serie B, non sarà una partita di calcio qualsiasi. Non lo sarà perchè da essa dipende il prosieguo del cammino della squadra di Mignani verso un sogno chiamato Serie A. Non lo sarà perchè, come sempre accade, quando c’è qualcosa in palio questa città ha dimostrato di saper rispondere sempre “presente”. 

Ecchissenefrega se, oltre ai soliti aficionados, tanti saranno i neofiti dell’impianto di Viale del fante. Che importa se ci saranno tanti imperdonabili occasionali o – marchio che nel capoluogo siculo non merita indulgenza alcuna – si presenteranno all’appello anche quelli con la doppia maglietta nell’armadio. Il Palermo, per l’ennesima volta in questa stagione, ha chiamato a raccolta i suoi tifosi. Palermo città non si è fatta pregare e ha deciso di fornire la sua spinta in una partita che determinerà il futuro prossimo del sodalizio di proprietà CFG.

Si va verso il sold-out, quindi. Oltre trentamila cuori pulseranno perchè quel benedetto pallone possa rotolare dentro la porta blucerchiata. Oltre sessantamila mani batteranno al ritmo dei cori scanditi dalla Curva Nord. Si canterà, si esulterà, si imprecherà. Saranno novanta minuti (salvo tempi supplementari) nel corso dei quali ai calciatori che indosseranno la maglia del Palermo si chiederà impegno, sacrificio, lotta. Roba rara ultimamente da queste parti. Si chiederà loro quel famoso senso d’appartenenza, Qualcosa che va oltre una semplice t-shirt con su scritto “Palermo – Vibonese, io c’ero”.  Si chiederà loro di soffiare prepotentemente sulle braci di un sogno, così come merita una tifoseria che per tutta una stagione non ha mai abbandonato la sua amata nonostante prove spesso opache e prive di furore agonistico.

Basteranno questi pochi ingredienti ai calciatori diretti da Mignani e Vergassola per meritare gli applausi della marea rosanero. Al resto dovranno pensare due fuoriclasse, però, non schierabili sul rettangolo di gioco: Santa Rosalia e la Dea Bendata. Sognando, chissà, un crescendo “baldiniano”.