Picchiarono in casa un connazionale. Arrestati due slavi a Cefalù

successivamente ad un diverbio, i due avrebbero reagito organizzando un vero e  proprio raid punitivo nei confronti del 40enne.

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I Carabinieri della Compagnia di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della  Procura della Repubblica, nei confronti di 2 fratelli di 39 e 35 anni, di origine balcanica, uno dei quali  già noto alle forze dell’ordine, accusati a vario titolo di lesioni personali aggravate, violazione di  domicilio e minaccia

L’attività investigativa condotta dai militari della Stazione di Campofelice di Roccella, scaturisce da  una lite scatenatasi durante una sera di inizio mese, in un bar del centro cittadino, tra i due indagati e  un 40enne loro connazionale.  

L’indagine dei Carabinieri, avviata nell’immediatezza dei fatti, ha consentito, in meno di 24 ore, di  delineare un grave quadro indiziario, accolto dal provvedimento cautelare, in ordine le condotte  violente poste in essere dai due fratelli.  

Nello specifico, successivamente al diverbio, i due uomini avrebbe reagito organizzando un vero e  proprio raid punitivo nei confronti del 40enne.  

Gli indagati infatti, avrebbero rintracciato la vittima presso la propria abitazione e, sfondando la porta d’ingresso dell’appartamento di quest’ultimo, si sarebbero introdotti all’interno della stessa  aggredendo il malcapitato sotto gli occhi inermi della moglie e del figlio minore. I presunti autori materiali dell’aggressione sono stati tradotti presso l’Istituto Carcerario di Termini  Imerese, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.