Mafia, non sono bastati 20 mesi per le motivazioni di una sentenza: scarcerati tre condannati

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PALERMO – La Corte d’appello di Palermo ha disposto la scarcerazione di tre presunti mafiosi di Borgetto per decorrenza dei termini di custodia cautelare. I tre tornano in libertà dopo 6 anni di detenzione perché al giudice di appello che li ha condannati non sono bastati due anni per depositato le motivazioni.

La sentenza era per Nicolò Salto, condannato in appello a 18 anni, Giuseppe Giambrone condannato a 15 e Francesco Giambrone condannato a 9. Oltre ad un quarto condannato latitante, Antonio Salto, che di anni ne aveva avuto inflitti 12 anni. Tutti avevano usufruito di forti sconti di pena in appello, rispetto al primo grado.

Il processo era relativo all’operazione Kelevra, che aveva in carcere 9 presunti affiliati alla cosca. Il blitz, condotto dai carabinieri, risale al maggio del 2016 e aveva interrotto il controllo mafioso di Borgetto da parte dei Salto, contrapposti a Giambrone padre e figlio in una faida scoppiata nel 2013. I quattro oggi liberati avevano optato per il rito ordinario.