“Brunori non si tocca!”: ne siamo così sicuri?

Il giocatore sogna la A e ha sempre dichiarato di sognarla con la maglia rosanero. Ma il capitano quest’anno compirà trent’anni e la promozione sembra una chimera

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Radiomercato freme, la ridda di nomi sul taccuino è sempre più ricca e fantasiosa e – a parte gli ormai “soliti” Ranocchia e Amian – cominciano a circolare voci (tutte da verificare) su calciatori che il Palermo starebbe cercando per il reparto offensivo. Si parla di Defrel del Sassuolo, si parla ancora più insistentemente di Henry del Verona e si parla – come pedina di scambio – di Edoardo Soleri. Giochiamo un po’, facciamo fantamercato: e se al centro di queste trattative (di quelle in uscita) invece di Soleri finisse Brunori?

Sembra una follia, probabilmente lo è, ed infatti è soltanto una riflessione fatta ticchettando su una tastiera. Ma se analizziamo qualche dato oggettivo e mettiamo di lato la parte emozionale del tifoso – cosa a cui questa società ci sta lentamente abituando – la situazione è tutt’altro che fuori dal mondo.

Sgombriamo il campo dai dubbi: Brunori sogna la A e ha sempre dichiarato di sognarla con la maglia del Palermo. Ma il capitano quest’anno compirà trent’anni e, nonostante vi sia quasi mezzo campionato ancora da giocare, i rosanero non viaggiano a medie da promozione. Anzi. Il rischio – ottimisticamente – è quello di approdare (ed esordire!) in massima categoria a trentunanni suonati.

Si aggiunga che certi treni (leggasi qualche piccolo abboccamento che un paio di società di A hanno tentato per strappare Brunori al Palermo) non è detto che passino nuovamente e che – zucchero non guasta bevanda – probabilmente la cessione del numero nove rosanero produrrebbe anche una bella plusvalenza per le casse di Viale del Fante/Manchester.

Brunori è da tre anni la bocca di fuoco di questo Palermo, da due ne è il capitano e leader indiscusso. Ma è anche e soprattutto un professionista che ha la possibilità di cogliere le occasioni che gli si parano di fronte. È nato il 1° di novembre, proprio come il Palermo ed a Mondello – Silvio Baldini docet – si può abitare pur non essendo più fra i ranghi rosanero. Ma tanto è tutto fantamercato. O forse no: non ci resta che stare a vedere.