Palermo, il calciomercato della programmazione silenziosa

L'obiettivo è non ripetere gli errori commessi a gennaio 2023

149

Anche per il Palermo la sessione invernale di calciomercato iniziata il due di gennaio è uno strumento importante che il CFG ha a disposizione per dimostrare il loro concetto di programmazione. Perchè, se da un lato è vero che il cosiddetto mercato di riparazione è difficile e antieconomico, dall’altra parte non possiamo non rimarcare come il mercato condotto a gennaio 2023 sia stato deficitario proprio in termini di visione a lunga scadenza.

SEI GLI ACQUISTI DI GENNAIO 2023

Sei i “colpi” registrati lo scorso inverno. Di questi solo due sono rimasti a Palermo. Il danese Graves, centrale di difesa recentemente tolto dalla naftalina per giocare sull’out di destra in luogo di Ales Mateju, e Giuseppe Aurelio, terzino sinistro in costante ballottaggio e/o sostituzione del danese-statunitense Lund. Di certo non pedine imprescindibili o calciatori sui quali poter fare affidamento ad occhi chiusi per puntare a posizione di vertice. E gli altri?

Renzo Orihuela, meteora del Palermo, prelevato a gennaio 2023

VALUTABILI? TUTINO E VERRE

Gli unici sui quali si poteva fare (ed evidentemente è stata fatta) una valutazione tecnica erano Gennaro Tutino e Valerio Verre. L’attaccante campano, oggi al Cosenza, in rosanero aveva messo insieme diciotto presenze e tre gol. Il centrocampista romano (quello che mister Corini vedeva più come Modric che come Isco), dopo aver disputato con la maglia del Palermo quattordici partite e realizzato due gol (su tutti, il gol da metà campo al Barbera contro il Frosinone), è tornato, invece, a Genova sponda Samp.

ORIHUELA CHI?

Su Masciangelo e Orihuela meglio stendere un velo lungo e pietoso. Poco più di cento minuti in campo in sei mesi per il difensore sinistro prelevato in prestito dal Benevento e tornato indietro ai giallorossi come un reso di Amazon. Cognome da ballo di gruppo e biglietto aereo A/R per l’Uruguay, invece, per il centrale in orbita CGF che, un giorno, comunque, potrà raccontare ai nipotini di aver vestito la maglia del Palermo. Sì, proprio la stessa maglia vestita da connazionali come Cavani, Hernandez, Rios, Lores Varela o Aguirregaray. Certo, dovrà omettere di aver giocato appena tre minuti in sei mesi, ma questi sono soltanto piccoli dettagli.

PAROLA D’ORDINE? PROGRAMMAZIONE

Parola d’ordine programmazione, quindi. Il gong suonerà il 31 gennaio: mancano più o meno venti giorni, ne sono già passati dieci senza che vi sia stata alcuna ufficializzazione. Corini – in conferenza stampa – ha detto che di mercato non parla, dalla società non trapela nulla e allora godiamoci questo ormai solito fragoroso silenzio. C’è ancora tempo ma – come ha detto l’Amministratore Delegato rosanero Giovanni Gardini in epoche non sospette – “il tempo sia un’opportunità, non un alibi.”