«Mia figlia dormiva sul divano e io le ho legato un cavo elettrico attorno al collo. L’ho fatto perché temevo che alla mia morte sarebbe rimasta da sola e non ci sarebbe stato nessuno che si sarebbe preso cura di lei». È il racconto choc di Fannì Sisina, 73enne che ieri sera ha ucciso a Palermo, nel quartiere Bonagia, la figlia Marina Cirafici di 44 anni. Dopo averla uccisa ha chiamato i parenti chiedendo loro di avvisare la polizia.
La figlia soffriva di disturbi depressivi, soprattutto dopo il fallimento del suo matrimonio, al termine del quale era tornata a vivere in via del Visone a Bonagia. Lì Marina ha trovato la morte. Un delitto straziante, incomprensibile, contro natura. L’eccessivo amore e l’eccesso di protezione che portano una madre ad uccidere la figlia. Inspiegabile, se non con la follia.