asd
giovedì, 19 Settembre 2024

Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n. 07/2024
Editore: Associazione 100Media - Direttore responsabile: Michele Sardo

Cinque anni di catechismo per la Comunione? Così la chiesa allontana le famiglie

L'opinioneCinque anni di catechismo per la Comunione? Così la chiesa allontana le famiglie

Dopo aver abolito la figura dei padrini e delle madrine nei battesimi e nelle cresime, Monsignor Corrado Lorefice continua con gli esperimenti

Basta farsi un giro sui social per percepire il malcontento delle famiglie per una scelta quantomeno audace da parte dell’Arcidiocesi di Palermo. Una vera e propria rivoluzione che costringerà i bambini che dovranno prepararsi alla Prima Comunione a frequentare 5 anni di catechismo. Un percorso che porterà nello stesso giorno, all’età di 12 anni, anche alla Cresima.

Tradizionalmente, i sacramenti della Comunione e della Cresima sono stati celebrati separatamente, con una distanza temporale che ha permesso ai giovani di maturare spiritualmente tra un rito e l’altro. Tuttavia, l’arcidiocesi di Palermo ha scelto di accorpare questi momenti cruciali della vita cristiana, vedendo in questa decisione una via per una preparazione più approfondita e completa.

Dopo aver abolito la figura dei padrini e delle madrine nei battesimi e nelle cresime, Monsignor Corrado Lorefice continua dunque con gli esperimenti. Questo che unisce prima comunione e cresima e che aumenta da tre a cinque anni di catechismo la preparazione ai sacramenti ci pare, a dire il vero, piuttosto azzardato. Sembra quasi un’imposizione, ciò che non dovrebbe essere la Cresima, detta anche confermazione, che è il completamento del battesimo che viene dato in un’età in cui si è ancora inconsapevoli.

Una decisione che merita una riflessione critica. Sebbene l’intento sia di offrire una preparazione più completa e profonda, la scelta solleva preoccupazioni significative riguardo all’efficacia e all’impatto di un tale programma.

Se questo è un tentativo di avvicinare i giovani e le famiglie alla chiesa, appare quasi scontato che si otterrà l’effetto contrario. La società in cui viviamo ha ormai dei ritmi di per sé poco sostenibili, con genitori costretti a lavorare entrambi per poter vivere dignitosamente. Padri, madri, nonni, lì dove sono ancora presenti, fanno i “salti mortali” per riuscire ad incastrare lavoro, scuola e attività post didattiche dei bambini, tra cui gli incontri del catechismo. Questa scelta dell’Arcidiocesi rappresenta un ulteriore fardello, una pressione che non tutti riusciranno a sostenere.

C’è chi può permettersi babysitter, maggiordomi e tate, c’è chi può contare su nonni o zii. Ma c’è anche chi non ha tutto ciò e non ha la possibilità di sostenere un impegno così lungo e costante. Questo potrebbe creare disparità nell’accesso alla preparazione sacramentale, escludendo i più vulnerabili e accentuando le disuguaglianze sociali all’interno della comunità.

Una decisione che lascia spiazzati anche chi con Comunioni e cresime ci lavora, come i fotografi, le sale trattenimento, i fiorai, i negozi di bomboniere, che vedranno diminuire notevolmente i propri guadagni. Anche perché, se questa rivoluzione entrerà davvero in vigore è probabile che per due anni non verranno celebrate comunioni e cresime, visto che i corsi di catechismo passeranno da tre a cinque anni.

Ciò che va anche considerata, e non è certamente cosa da poco, è l’età in cui i nostri giovani dovranno fare la prima comunione. Perché tra 10 e 12 anni, e chi è genitore lo sa, c’è un’enorme differenza. Già il solo pensare di far indossare una tunichetta bianca ad un ragazzo dodicenne che frequenta la seconda media significa non conoscere i giovani di oggi. I rischi sono evidenti: un’eccessiva pressione sulle famiglie, un carico insostenibile per i ragazzi e possibili conflitti tra genitori e figli. Un cambiamento che va rivisto, magari indagando maggiormente le famiglie moderne e le nuove generazioni, evitando rigidità e posizioni antiche che poco si addicono ai ritmi attuali e alle nuove generazioni.

Guarda altri contenuti

Check out other tags:

I PIÙ LETTI